Una storia di successo … potrebbe essere la tua.
Dopo aver finito un periodo di praticantato e aver superato l’esame di abilitazione alla professione di geometra nel 1994 ho cominciato la mia avventura d’imprenditore geometra.
Come tutti i giovani neo diplomati sono partito carico e pieno di entusiasmo, con tante idee, ambizioni e un armadio pieno di sogni. All’inizio ho cominciato con piccoli lavoretti per parenti e amici, lavori molto semplici, come piccole ristrutturazioni interne. Questo mi ha permesso di farmi conoscere poi anche altre persone, che con il tempo mi segnalavano ad altri amici, in pratica un continuo passaparola.
Dopo soli due anni ebbi l’incarico di progettare una casa per una giovane coppia, subito dopo un restauro di un edificio anni ’70. Tutto filava liscio, ero veramente soddisfatto di come procedevano le commesse.
Non mi preoccupavo minimamente di trovare dei possibili clienti, anzi avevo una richiesta così elevata – per le mie possibilità – che non ne sentivo il bisogno, mi sembrava di avere in pugno il mondo, tanto ero felice.
Continuò così per diversi anni, le cose andavano bene, mi comprai casa e poi un ufficio in centro paese, assunsi anche dei giovani stagisti bisognosi di fare praticantato, fino al 2017.
Da quel momento sembrò che il mondo si fosse fermato, lavorai ancora per un paio di anni per finire dei cantieri, ma nessun nuovo cliente all’orizzonte. La cosa diventava preoccupante. Le spese sembravano sempre maggiori e come la maggioranza dei miei colleghi cominciai a tagliare i costi: prima chiudendo i vari contratti di aggiornamento dei software, poi evitando di comprare nuovi strumenti e via dicendo.
Il tutto non mi convinceva, mi chiedevo come fosse possibile che nessuno facesse più nulla, né una ristrutturazione, né un ampliamento, niente.
Vedevo comunque che, seppur in tono minore, i miei colleghi concorrenti qualcosa facevano. Decisi che era il momento di reagire “O le cose cambiano, o trovo il modo di cambiarle”, mi dissi.
Dovevo trovare il modo di attirare verso di me persone con l’esigenza di costruire o ristrutturare la loro abitazione. Feci delle ricerche per capire quanto era grande il mio mercato e quanti concorrenti avevo.
I risultati furono spaventosi. In Italia considerando le tre categorie di miei potenziali concorrenti, geometri, architetti e ingegneri, scoprii esserci circa 350.000 professionisti su una popolazione di 60 milioni di abitanti. In pratica 1 professionista ogni 170 abitanti, che togliendo vecchi e bambini, significava poter contare mediamente e ottimisticamente, su meno di un centinaio di possibili clienti.
Realisticamente però potevano essere sì e no una cinquantina, un numero troppo piccolo per poter lavorare in tempi di crisi. Sì, perché su una cinquantina di clienti ci potevo contare anche prima, ma prima le banche finanziavano tutti, il mercato tirava, oggi no.
Adesso viene il bello, ti dico come ho fatto per uscirne e tornare quasi come prima di quel fatidico anno, seguimi nel prossimo post…